La birra blanche, o witbier (in fiammingo) o biere blanche (in francese), è una ALE belga con una storia plurisecolare.
Già nel ‘300 le birre di frumento erano prodotte e consumate nel territorio delle Fiandre. La birra blanche veniva prodotta dai monaci del piccolo centro di Hoegaarden, utilizzando tre cereali – orzo, frumento e avena – alla quale aggiungono il gruit, una miscela di erbe amaricante e aromatizzante, popolare prima dell’utilizzo del luppolo.
Dopo un periodo di declino, coincidente con l’avvento delle birre chiare a bassa fermentazione (lager, pilsner, helles), la birra blanche torna in voga verso le metà del ‘900. Leggenda narra che il lattaio di Hoegaarden Pierre Celis abbia ritrovato per caso l’antica ricetta e su quella base ne abbia riavviato la produzione riscuotendo un grande successo che porterà sua birra, la Hoegaarden Blanche, ad essere una tra le più famose e consumate del pianeta.
La blanche è una birra piacevole, rinfrescante e beverina adatta al consumo estivo per il suo moderato tenore alcolico. Ha un cappello di densa schiuma bianca persistente, un tipico colore giallo paglierino reso torbido dall’assenza di filtratura e un gusto prevalentemente dolce e maltato, con note fruttate e una piccola e piacevole nota acidula.