La Stout

La birra porter fu prodotta per la prima volta a Londra nel corso del XVIII secolo e divenne popolare in Gran Bretagna e in Irlanda, ma successivamente, con l’avvento delle birre pale ale, la loro fama diminuì. Solo in Irlanda alcuni birrifici come GuinnessMurphy’s Beamish ne continuarono con successo la produzione ed esportarono il loro stile stout irlandese (o “dry stout”) in tutto il mondo.

Stout” significa “tenace”, “robusto”, che nella sua accezione birraia indica un “sapore forte”. L’espressione “stout porter” fu usata durante il XVIII secolo proprio per indicare una versione forte della porter. Agli inizi del 800 il termine Stout ha assunto un significato proprio andando a rappresentare una determinata tipologia di birre.

La stout è una birra scura ad alta fermentazione e generalmente a bassa gradazione (4-4.5°). Ha un corpo intenso e una inconfondibile cremosità. Il colore va dal marrone molto scuro al nero, tendenzialmente opaco. La schiuma è di colore bianco o bruno, regolare e mediamente persistente. Al gusto si percepiscono note di caffè, cacao e cioccolato, fino a leggere sfumature di caramello. La stout più famosa al mondo è la Guinness.

La storia di Arthur Guinness iniziò nello stabilimento di Leixlip per poi trasferirsi a Dublino nel 1759, nella celebre sede di St. James’s Gate Brewery, grazie ad un contratto di affitto della durata 9000 anni (si, novemila anni) al prezzo di 45 sterline annue.

Guinness fu il primo ad utilizzare un particolare procedimento di produzione, non di sua invenzione ma risalente ad almeno 50 anni prima, utilizzando di malti black, di orzo arrostito (roasted barley) e di fiocchi d’orzo, che donarono alla sua birra una colorazione più marcata e un sapore molto più deciso e affumicato.

Della Guinness fu famosa una serie di pubblicità create da John Gilroy tra il 1930 e il 1940, entrate di diritto nell’iconografia e nella storia della pubblicità, ancora oggi utilizzate da gran parte del merchandising della casa irlandese.

Spigolatura: il nome “Guinness dei primati” deriva proprio dalle “Birrerie Guinness”, di cui sir Hugh Beaver, inventore del celebre libro, era amministratore delegato.