Uno dei dolci tipici del periodo natalizio è il Panpepato, una ricetta di antiche tradizioni risalentiall’anno Mille.
La prima testimonianza scritta di un pane con le spezie preparato nel territorio di Siena si trova in un documento del 1205 custodito nel convento di Montecelso. Nel testo è scritto che i contadini avevano l’obbligo di pagare alle suore una tassa consistente in una grande quantità di “panpepati”.
Il Panpepato già nel 1370 era un prodotto senese da esportazione dalle “presunte” qualità afrodisiache, consumato anche a Venezia durante le festività di Natale.
Nel febbraio 1555 il panpepato è protagonista delle cronache dell’epoca, allorquando Sorella Berta, una monaca senese, preoccupata per le condizioni di salute dei senesi debilitati per l’assedio della città da parte delle truppe fiorentine, preparò un dolce altamente energetico impastando miele, canditi, mandorle, spezie e molto zenzero.
Il panpepato intreccia la sua storia con quella del Panforte, del quale è l’antesignano. Famosa la rielaborazione della ricetta che dette vita nel 1879 al famoso “Panforte Margherita”, un dolce dal sapore più delicato, creato da Enrico Righi in occasione della visita a Siena della regina Margherita di Savoia (come fu per la pizza Margherita a Napoli). Righi volle attenuare il sapore della ricetta originale, sconveniente per il “real palato”, mettendo la zucca fra gli ingredienti e la vaniglia al posto del pepe nero.