Tiramisù

Tiramisù è una delle ricette della cucina italiana più conosciuta al mondo, sicuramente la più conosciuta quando si parla di dolci.
L’etimologia del nome deriva dal dialetto trevigiano “Tireme su”, successivamente italianizzato in Tiramisù.

Il Tiramisù nasce a Treviso nella seconda metà dell’Ottocento.

Le prime testimonianze ci conducono alla tradizione contadina trevigiana lo Sbatudin: tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero fino a divenire una crema spumosa. Ogni famiglia personalizzava questa ricetta con aggiunta di altri ingredienti seguendo i gusti e le tradizioni locali: caffè, vino bianco o liquoroso, biscotti, burro, ricotta, panna, cacao e nelle famiglie più povere, i biscotti erano spesso sostituiti con focaccia o pane vecchio imbevuto di caffè.

Il primo documento storico è l’edizione del 1902 de “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene” in cui Pellegrino Artusi descrive la ricetta dei “biscottini puerperali”, nome improprio per un dolce a cucchiaio, originario di Conegliano (TV) del tutto simile al Tiramisù che era preparato e consumato nelle terre trevigiane già da diversi decenni.

Non può mancare una leggenda tra le origini di questo dolce icona della cucina italiana; tradizione vuole che questo dolce sia stato ideato in una casa di piacere ubicata in centro storico a Treviso. La “Siora” padrona del locale avrebbe creato questo dolce corroborante per offrirlo ai suoi clienti alla fine delle serate allo scopo di rinvigorirli al momento del loro rientro in famiglia. Si narra che nel locale, quando gli uomini scendevano le scale provati dalle “fatiche amorose”, un’avvenente maîtresse offrisse loro questo dolce dicendo “desso ve tiro su mi“: da qui ebbe l’origine il nome Tiremesù un vero e proprio “viagra naturale” offerto ai clienti della maison del diletto.

Nel corso dei secoli, la vergogna popolare ha nascosto questa sua origine che non viene ricordata nei libri fino alla caduta del conformismo legato al perbenismo storico avvenuto nella seconda metà del ‘900.